Secondo l’OMS molti riportano sintomi della malattia da radiazione elettromagnetica

Frans van Velden (fransp@dds.nl)
Medical News Today, 12 settembre 2005
www.medicalnewstoday.com/medicalnews.php?newsid=30499
Traduzione di Francesca Romana Orlando per AMICA

“Molti riferiscono di sintomi simili ai suoi e vengono definiti come ipersensibilità elettromagnetica o EHS”, scrive Chiyoji Ohkubo del Progetto Radiazione dei Campi Elettromagnetici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in una e-mail ad un paziente. Nonostante l’OMS confermi che il problema è serio, entro poche settimane ci sarà una scheda informativa realizzata da tale Progetto che nega completamente l’esistenza della elettrosensibilità. Tale informazione si basa sulle informazioni prodotte da un gruppo di lavoro di cinque persone a Praga nel 2004. Suona come un manifesto politico per mettere a tacere l’epidemia e lasciare i pazienti senza alcuna assistenza.
I sintomi della patologia da radiazione elettromagnetica sono, per esempio, disturbi del sonno, confusione, palpitazioni cardiache, mal di testa, vista tremolante, sudorazione, nausea, bruciore alla pelle, vibrazioni, sensazione di corrente elettrica che attraversa il corpo, pressione toracica, crampi, pressione sanguigna alta e malessere generale. Secondo molti testimoni delle vittime i sintomi compaiono in prossimità della fonte della radiazione elettromagnetica, come ripetitori della telefonia GSM e UMTS, cellulari, telefoni cordless e sistemi WIFI. Spesso le esperienze avvengono senza vedere (la fonte). Le misure prese successivamente e le ricerche dimostrano che invece la densità della radiazione è aumentata. Molte persone che ne sono affette scoprono il nesso causale con la radiazione, quando soggiornano per un certo tempo altrove, dove i sintomi diminuiscono o spariscono. Quando tornano a casa i sintomi ricompaiono di nuovo immediatamente. Molti pazienti decidono di trasferirsi; altri cercano di schermare le loro abitazioni dalla radiazione, per esempio costruendo una “gabbia di Faraday” con fili leggeri.
Il canarino suona ancora
In un caso documentato un canarino ha smesso di cantare e ha perso le piume. La sua gabbia stava a cinquanta metri di distanza da un’antenna GSM. Dopo che il suo proprietario gli ha messo intorno alla gabbia una rete di fili sottili (per riprodurre la “gabbia di Faraday”), il canarino ha ripreso a cantare e non perdeva più il suo piumaggio. Perciò, i sintomi sono reali e non immaginati, come conformato dal coordinatore del Progetto sulla Radiazione da Campi Elettromagnetici, Michael Repacholi, il quale riferisce di aver incontrato molte persone che si ammalano per i campi elettromagnetici o che sono elettrosensibili: “So quanto le persone stanno male e che i sintomi sono reali”, scrive. Tuttavia, il Progetto si rifiuta di commentare le numerose testimonianze affidabili e verificabili. Repacholi afferma che la sua responsabilità gli impone di dire al pubblico che i problemi non esistono perché la scienza non riesce a provare l’elettrosensibilità. Certo che non ci riesce. Gli esseri umani non hanno un senso per percepire la radiazione elettromagnetica delle frequenze principali.
Solo segretariato
L’OMS non fa assolutamente nulla per riconoscere e curare le molte persone che riferiscono di avere la malattia della radiazione elettromagnetica. Non si fa niente per prevenire le future vittime, per mappare l’epidemia e per valutare il rischio. I rapporti non sono controllati da nessuno, né a livello nazionale né a livello locale.
Repachioli: “L’OMS non trae conclusioni, ma raccoglie informazioni, conclusioni e suggerimenti da esperti di tutto il mondo. I professionisti dell’OMS lavorano come segretari per agevolare questo processo e per promuovere i risultati attraverso i normali canali ci comunicazione. Svolgono solo un ruolo di amministrazione del progetto”. Tuttavia, questo contraddice la scheda informativa, le cui istruzioni sono state formulate a Praga nell’ottobre 2004 da un gruppo di cinque persone, tra cui Emilie van Deventer del Progetto sulla Radiazione da Campi Elettromagnetici. Queste informazioni sono più di suggerimenti, sono istruzioni di carattere politico.
Informare il pubblico
Il depliant informativo sarà un documento politico, anche se viene chiamato “scheda informativa” e dà informazioni al pubblico in generale, al mondo medico e ai governi. Le istruzioni sono: i sintomi della malattia da radiazione elettromagnetica esistono, ma non è permesso attribuirli a tale radiazione. L’elettrosensibilità o EHS non dovrebbe essere diagnosticata, né oggetto di ricerca scientifica. Le persone dovrebbero essere messe in guardia dai prodotti che misurano l’intensità dei campi elettromagnetici e da quelli che schermano la radiazione delle antenne GSM e UMTS, dai telefoni cordless, dalle reti WIFI, ecc. Il pubblico dovrebbe ricordarsi che solo le radiazioni ionizzanti, come i raggi x e la radiazioni, sono ritenute in grado di produrre un danno alla salute. I sintomi della malattia da radiazione elettromagnetica dovrebbero essere interpretati come conseguenze dello stress indotto dalle nuove tecnologie.
Nessuna diagnosi, nessuna classificazione
Il messaggio politico è chiaro. Non è consentito di esistere ai problemi di salute causati dai campi elettromagnetici, anche se molte persone li riferiscono in presenza di testimonianze affidabili e verificabili. La base della scheda informativa in arrivo è un documento politico. I governi sono istruiti su come confezionare delle informazioni per i medici. Il gruppo di lavoro scrive che ai governi non è permesso di proporre una diagnosi ufficiale o di introdurre una classificazione per l’invalidità. Questo avviene in reazione alla Svezia, dove la Federazione degli Elettrosensibili (Federation of Electrical Hypersensitive o FEB) è un membro della federazione delle organizzazioni dei disabili e riceve, indirettamente, dei fondi del governo. Alcuni ospedali in Svezia hanno una stanza priva di campi elettromagnetici. I governi che ignorano le istruzioni dell’OMS sono accusati da Repacholi di accentuare la vittimizzazione e di “perpetrare il mito”. Le istituzioni che prendono seriamente i racconti dei loro cittadini sono avvisati.
Interazione appropriata
Il Progetto fa una piccola eccezione. Le istruzioni dicono che i sintomi possono essere registrati come intolleranza Ambientale Idiopatica attribuita ai Campi Elettromagnetici, ma le istruzioni politiche continuano. I governi devono finirla di fare misurazioni dei campi elettromagnetici e devono sviluppare una “interazione appropriata” con i gruppi di auto-aiuto. Al limite i governi devono promuovere il dialogo, togliendo l’ansia legata alla malattia dei campi elettromagnetici. Dopo aver letto queste istruzioni c’è da chiedersi: come si rapporta questa “scheda informativa” con la montagna di rapporti riferiti da persone che stanno male a causa dei campi elettromagnetici? Perché l’OMS si rifiuta di dare un commento riguardo i numerosi casi e le molte testimonianze affidabili e verificabili? Perché questi rapporti non sono registrati e approfonditi?
Ricerca epidemiologica
Le basi scientifiche delle istituzioni e i foglietti informativi sono deboli. Come è avvenuto per l’amianto, la sola ricerca che può fornire una prova è quella epidemiologica perché i campi elettromagnetici sono un fattore prodotto dall’uomo. Secondo il sito http://www.stopumts.nl/ di Etwald Goes tutta la ricerca epidemiologica ad oggi ha scoperto un impatto negativo sul benessere e sulla salute, dai disturbi del sonno alla morte. Peraltro, non è possibile che non ci sia alcun impatto negativo, poiché più della metà della ricerca di laboratorio, in vivo e in vitro e degli studi di provocazione hanno scoperto un danno. Tali studi non possono mai riprodurre la vita reale con tutti i parametri di esposizioni a cui sono sottoposte le persone, gli animali e le piante. Comunque, se la maggior parte di queste ricerche dimostrano un impatto negativo, qualcosa deve esserci. C’è un problema secondo i numerosi rapporti che l’OMS cita.
Studio Svizzero
I politici dovrebbero fare la loro parte oggi. Molte amministrazioni comunali prendono in seria considerazione l’ansia dei loro cittadini, ma non registrano o investigano i rapporti sulla malattia da campi elettromagnetici. I politici non sono molto interessati in questa parte della salute pubblica e molti aspettano i risultati dello studio sulla telefonia UMTS e il benessere condotto in Svizzera. Il coordinatore Peter Achermann dice: “stiamo analizzando attualmente i dati e speriamo che li pubblicheremo alla fine del 2005”. Recentemente aveva avvisato i politici che qualsiasi fossero i risultati non vuol dire niente sugli effetti ritardati e sulle conseguenze della radiazione permanente. È stato già stabilito che questi effetti esistono. In un rapporto per T-Mobile dell’Istituto Jülich del 9 maggio 2005 gli esperti riferiscono di effetti sul sistema nervoso centrale, sul flusso cerebrale, sull’attività neuronale, sull’elettrocardiogramma, sul funzionamento del cervello e sulla funzione cognitiva. Lo studio European Reflex ha scoperto danni al DNA che confermano la ricerca precedente e che sono stati confermati successivamente.
Manifesto politico
La pericolosità della radiazione elettromagnetica è stata provata scientificamente sulla base di molte testimonianze e anamnesi e sulla base della maggior parte degli studi di laboratorio e degli studi di provocazione. Ciononostante, il Progetto sui Campi Elettromagnetici dell’OMS nega l’esistenza della malattia legata ai campi elettromagnetici e addirittura ne promuove il disconoscimento, sebbene molti scienziati mettano in guardia da questi problemi. Il Progetto lavora insieme a scienziati che lavorano con fornitori di prodotti wireless, senza tenere la minima apparenza di indipendenza e semplicemente non prendono in considerazione la ricerca epidemiologica, cancellandola, e portano gli studi di laboratorio ad annullarsi l’un l’altro, cosa che è impossibile dal punto di vista scientifico. La “scheda illustrativa”, perciò, non è responsabile scientificamente, né un documento indipendente. Tale scheda informativa si basa sulle istruzioni di un gruppo di lavoro di solo cinque persone, organizzate dal Progetto stesso e con la partecipazione di un suo membro. È ragionevole, perciò, chiamare questa scheda come un manifesto politico.
Fonti:
· Corrispondenza con Chiyoji Ohkubo, Michael Repacholi del Progetto sui  Campi Elettromagnetici dell’OMS, Ginevra;
· Corrispondenza con Peter Achermann dell’Istituto di Farmacologia e di Tossicologia, Zurigo;
· “Bobje zingt weer” (il canarino canta di nuovo) nel quotidiano danese De Telegraf del 19 agosto 2005;
· sauvonlsleon.fr (42 testimonianze in francese sull’istallazione di un’antenna);
· stopumts.nl (domande sulla salute e campi elettromagnetici);
· who.int/peh-emf/meetings/hypersens_wgrep_oct04.pdf (pag. 8);
· http://www.feb.se/;
· microwavesnews.com;
· unizh.ch/phar/sleep/handy/tnostatement.htm e altri siti.

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